Paolo Petris (San Daniele del Friuli – Udine, 1952) si laurea nel 1978 presso lo IUAV di Venezia con una tesi sul riassetto territoriale ed urbano dell’area terremotata del Friuli centrale (110/110 e lode). Durante il periodo universitario collabora con lo Studio “Via Mazzini 14” degli architetti Renzo Agosto, Emilio Mattioni, Gianugo Polesello, dove lavora a diversi progetti come il Centro Direzionale di Firenze e i Piani di Recupero delle città lagunari di Grado e di Bibione; dopo la laurea, diviene architetto coordinatore presso lo Studio di urbanistica dell’arch. Luciano Di Sopra, dove si occupa dei Piani di Ricostruzione dei diversi comuni terremotati, dei Piani di Recupero dei centri storici di Grado e Palmanova, del Recupero storico e archeologico di Pompei (presentato dalla Fondazione Agnelli a New York) e del Piano Strategico per la ricostruzione dell’Irpinia.
Partecipa a diversi concorsi nazionali ed internazionali, tra cui quello per il Recupero di “Les Halles” a Parigi (con l’arch. Sergio Zanella) e quello per la Ricostruzione della Stazione di Bologna (con gli arch. Sergio Zanella e Domenico Bortolotti).
Nel 1990 progetta la sede dello Studio Assinarco (ingegneri ed architetti associati), di cui è fondatore assieme ad altri professionisti. Segue la progettazione e direzione di importanti opere architettoniche, come il Centro Turistico montano di Piani di Luzza (Forni Avoltri), il Centro Commerciale Coopca a Majano, il recupero di edifici storici quali strutture museali ed informative a supporto di parchi naturali montani in diversi comuni della Carnia.
Nel 1997 fonda lo Studio Petris-Filipuzzi, che partecipa e vince vari concorsi di progettazione architettonica, quali: il Recupero e la valorizzazione di Villa Moretti, simbolo della città di Tarcento; il Recupero e l'ampliamento dell’Istituito ex-Blanchini di Udine come sede universitaria; la progettazione del nuovo Centro Intermodale di Cividale del Friuli.
Al progetto architettonico affianca l’attività di pianificazione urbanistica e sperimenta nuove forme di progettazione per garantire qualità urbana ed architettonica attraverso il controllo degli interventi dalla grande scala alla definizione plani-volumetrica. Si citano, tra gli altri, i P.R.G.C. dei Comuni di Sacile (Comune in cui ha approfondito anche il progetto di dettaglio delle Frazioni), Majano, Arta Terme, Duino-Aurisina, Sutrio (dove ha redatto anche il Piano “partecipato” in applicazione dell’Agenda 21), Premariacco (introducendo i Piani Urbanistici Complessi), Tolmezzo e Cividale (in questi due ultimi casi ha elaborato anche i P.R.P.C. di Recupero del Centro Storico); il Piano particolareggiato della zona turistica dello Zoncolan; il Piano di Recupero del borgo di Servola a Trieste. In collaborazione con l’arch. Federico Graziati, ha completato i P.R.G.C. dei Comune di Cervignano del Friuli e di Ronchi dei Legionari.
Grazie all’esperienza maturata nello studio alle varie scale delle città, ha sviluppato in particolare la ricerca di nuove soluzioni per risolvere i problemi del traffico e della sosta, brevettando il "City Car Park", un innovativo sistema di parcheggio in struttura che sta riscontrando notevole interesse sia in Italia che all’estero.